Dopo la fine...solo noi

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(¯`·._.•Live_Freely•._.·´¯)
view post Posted on 20/12/2008, 21:35




Ecco l'avevo detto che volevo postare una mia ff!!!! spero che vi piaccia è ancora in fase di costruzione per adesso vi posto i primi 2 capitoli. Leggete x favore :D

Genere:drammatico
Titolo: Dopo la fine... solo noi

I CAPITOLO: Ricordi

Non so spiegare neanche a me stessa come sia iniziato tutto questo, mi sembrava tutto così strano e surreale all’inizio. Non avrei mai pensato che sarei arrivata fino a questo punto, eppure eccomi qui a donare la mia vita. Non la voglio più se non è sua, la mia anima vive solo al suono del suo respiro. Io vivo di lui.
Non ho fretta, mi siedo e penso a come tutto è iniziato, a quel giorno… credo che non saprò mai se definirlo maledetto o fortunato, so solo che quel giorno segnò il mio destino.
“Festival Di Forks”, una scritta a caratteri cubitali echeggiava sopra l’entrata principale della stazione di Polizia di Forks. Un festival? Pensai…e a Forks per di più. Forks era la cittadina più noiosa degli Stati Uniti e non solo per la pioggia che giorno dopo giorno non cessava mai di scendere, ma anche per tutto il resto. Ristoranti? La trattoria di Giudy e Poh era considerata il ristorante più chic della cittadina; Librerie? Il negozio con 120 libri sulla magia Voodoo di Mike Kirloe era ritenuta una buonissima fonte di cultura per i giovani. Tutto ciò fa capire molto su Forks. Ero proprio curiosa di sapere cosa fosse questo festival, essendo arrivata da poco, esattamente 2 mesi, non avevo la benché minima idea di cosa si trattasse
“Bellaaaaaa” mi girai di colpo, non perché avevo sentito chiamare il mio nome, ma perché avevo riconosciuto la voce della ragazza, e si dava il caso che lei fosse proprio la persona che stavo cercando.
“ehi Jess vieni!”
“dimmi Bella”
“cos’è il festival di Forks?”
“eheh preparati, è l’evento dell’anno”
“wow” la mia esclamazione non era affatto un segno di eccitazione o di esaltazione ma più che altro era un’affermazione sarcastica di risposta all’eccitamento di Jessica.
Jess”ebbene si Bella cara, l’evento più bello dell’anno. Inizia il venerdì sera con la rappresentazione teatrale nel Gran Teatro di Forks…”
“Gran…Teatro??” chiesi con molto scetticismo, visto che mi sembrava a dir poco strano che vi fosse a Forks un teatro così grande da essere considerato Grande
“Si si… ogni anno il venerdì sera della settimana prima di Natale si mette in scena un’opera teatrale è l’unica occasione in cui I Cullen si uniscono alla gente comune. Mha non so, il Natale li renderà più buoni”
“I Cullen?” Ero stupita, reputavo la famiglia Cullen una famiglia di asociali, mal educati e poco adatti alla vita di paese, così ripugnati dalla nostra presenza da evitare ogni tipo di contatto con chiunque, mi sembrava molto strano che una volta l’anno scendessero dal loro piedistallo per vivere una settimana con la gente normale, Di una cosa ero certa però, uno di loro non sarebbe mai potuto scendere dal posto che occupava lì sopra di noi, Edward Cullen era il ragazzo più odioso che il mondo abbia mai potuto concepire. Erano due mesi che dividevamo il banco di Biologia, Fisica e Chimica e non si era mai degnato di parlarmi, neanche per chiedermi di passargli una matita. Anzi per fortuna aveva smesso di guardarmi male, ma l’odio quasi quasi era meglio del nulla. La cosa più strana era che avrei tutto pur di farmi rivolgere la parola.
“Esatto, sono proprio loro che organizzano il festival” ancora più sorpresa
“Loro?”
“Si, e non ci crederai ma è Edward che si occupa dello spettacolo teatrale” a quel punto ero arrivata allo sbigottimento
“E parla? O gestisce il tutto a gesti???!”
“Deve parlare! Edward recita sempre nelle rappresentazioni!!” in quel preciso instante ero sconcertata. Edward Cullen sapeva parlare?...parlare con noi? Davanti a noi?
“wow” questa volta l’esclamazione era più che sincera,
“Dopo la recita, si va tutti al cenone che si tiene nella sala da ballo della signorina McFolly. La cena da quando è qui l’ha quasi sempre tutta preparata Esme Cullen, la moglie del Dr Cullen”
“sa cucinare? Credevo avessero dei domestici perfino per imboccarli”
“ahah no, cucina benissimo!, poi il sabato c’è la gara di ballo, che vince sempre Alice Cullen, è quasi inutile parteciparci. Dopo la gara si va al parco divertimenti che aiuta ad allestire Emmet, e la domenica mattina vi è la fiera…insomma tutti i Cullen fanno qualcosa durante il festival”
“Certo che sono strani quelli”
“Strani ma belli” disse Jessica prima di andarsene, belli…specialmente lui.


II CAPITOLO:Non voglio

II capitolo
“Bella perché no?!” era ormai mezz’ora che Charlie non faceva altro che ripetermi di aiutare la cittadina nell’organizzazione del festival, non avevo, la minima intenzione di aiutare nessuno dei componenti della famiglia Cullen.
“perché non mi va, e poi non ho tempo”
“perché cos’hai da fare?” l’insistenza di mio padre era snervante
“molte cose che tu uomo primitivo non puoi capire”
“Bella” disse con un tono più basso, più simile ad un comando che ad un consiglio
“non è una buona cosa evitare ogni contatto con la vita sociale” prese la matita e iniziò a picchiettare il tavolo, dondolando la testa con viso compassionevole
“non è a me che devi dire certe cose” non ero di certo io l’asociale di Forks, io ero una ragazza tendente alla solitudine ma non disprezzavo nessuno, io.
“e a chi le dovrei dire Bella?” continuava a picchiettare la matita sul tavolo
“ai Cullen” rimase sorpreso dalla mia risposta, smise di tamburellare con la matita sul tavolo e si sporse in avanti guardandomi dritto negli occhi”ai Cullen Bella?” fece con tono accusatorio. Mi sporsi in avanti cercando di imitare anche il suo stesso sguardo minaccioso”si papà, sono loro che cercano di fare dimenticare a questa gente che durante l’anno viene trattata come spazzatura da loro, aiutandoli una settimana l’anno ad organizzare uno stupido festival” Charlie non disse niente, prese la matita che poco prima usava come strumento per suonare il tavolo, prese un foglio di carta e iniziò a scrivere, cercavo di leggere cosa stesse scarabocchiando sul foglio ma non ci riuscivo. Una volta finito di elaborare su carta i suoi pensieri chiuse il foglio, lo infilò in una busta e uscì da casa, senza neanche dirmi una parola di risposta. La sua reazione mi aveva lasciato di stucco, certo che Charlie era proprio strano e solo dopo avrei capito cosa aveva combinato con quella lettera.
Poche ore dopo mi chiamò Miss Hyler per avvertirmi che mi aveva aggiunta alla lista delle selezioni per la recita su Giulietta e Romeo. Non c’era più scampo, era meglio fare quella selezione per la recita, tanto non mi avrebbero mai scelta, io e la recitazione non siamo mai state compatibili.
Scelsi la scena meno ovvia e una delle parti meno entusiasmanti del dramma. Come personaggio scelsi Madonna Capuleti, la madre di Giulietta, non avevo alcuna intenzione di elettrizzarmi per questa storia. Invece per la parte di Giulietta c’erano una quarantina di ragazze, ma non credo che fosse la parte ad interessare loro ma molto più probabilmente il fatto che la parte di Romeo l’avrebbe quasi sicuramente avuta Edward.
Arrivò il giorno delle audizioni per le parti, tutte erano eccitatissime.
Jess” sono sicura che avrò io la parte, hai sentito le altre? Sembrano oche”
Angela” ehi…”
Jess” scusa, tutte a parte te allora” e sorrise, non esisteva al mondo un sorriso più falso di quello
Angela” tu Bella avrai sicuramente la parte di madonna Capuleti, ne sono certa” voleva infondermi fiducia, credendo che fossi tesa come loro, ma non lo ero…per niente.
Jess” si forse perché è l’unica per quella parte”
“bè se tutte andate per la parte di Giulietta qualcuna dovrà pur fare le altre parti!” dissi con un tono vagamente acido, tanto che Jess evitò di rispondermi. In quel momento arrivò Mike” ehi Bella, spero che ti stia presentando con la parte di Giulietta,visto che io sarò sicuramente Romeo”
“scendi che stai volando Newton!!!” disse angela” per quella parte si sta anche presentando Cullen, e non credo che tu abbia speranze contro di lui”
Mike” perché cos’ha lui che io non ho?”
“innanzi tutto l’intelligenza” rispose ridendo Jessica
“ahah dovrei ridere?” fece sarcastico Mike, a quel punto chiusi il battibecco intervenendo alla conversazione” e poi Mike non mi sto presentando con la parte di Giulietta ma di Madonna Capuleti”
Mike” cheeeee???e chi è questa?”
“wow come sei informato!” disse ridendo Angela
“l’ho detto io cosa ti manca” fece Jess
Mike” tu te la puoi solo sognare un’intelligenza come la mia” e fece la linguaccia alla ragazza, era inutile..avrebbero continuato fino all’esaurimento quei tre, come facevano non lo avevo ancora capito.
Passavano i secondi, i minuti e le ore e ancora non era arrivato il mio turno, la mia pazienza aveva raggiunto il suo apice così mi alzai, presi la borsa e mi diressi verso la porta ma in quell’istante sentii chiamare dall’altra stanza” Isabella Swan”
“alleluia” esclamai, finalmente era arrivato il mio turno, anche se avrei preferito andarmene e non partecipare proprio alla rappresentazione. Feci un lungo respiro, non per calmare la tensione ma la rabbia verso mio padre, ed entrai.
“sera” salii sul palco, bè di certo non era piccolo come teatro anzi, non mi stupivo che per il piccoli cittadini di forks quel teatro fosse un vanto,
“Quale parte hai scelto Bella?” mi chiese gentile Miss Hyler
“scena terza Madonna Capuleti”
“finalmente una ragazza che non vuole fare Giulietta” esclamò un uomo che non conoscevo dall’altra parte del tavolo
Miss Hyler” inizia Bella”




commentate pleaseeeee...se nessuna commenta neanche la continuo!!!
 
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i <3 ed
view post Posted on 20/12/2008, 21:42




molto brava direi che dovresti continuare....mi piace...strano sentir dire a bella che odia edward eheheheheheheheheh
 
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(¯`·._.•Live_Freely•._.·´¯)
view post Posted on 20/12/2008, 22:05




ehehe grazie ro...spero di avere qualche altro commento...credo che continuerò:)
 
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cris95
view post Posted on 21/12/2008, 09:59




no ma continua.. e bella , come avete una immaginazione così???
 
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(¯`·._.•Live_Freely•._.·´¯)
view post Posted on 21/12/2008, 12:33




grazie dei complimenti!!! adesso ne posto un altro capitolo!continuate a commentare!!

III CAPITOO:La parte

Mi schiarì la voce e iniziai a recitare” Che ne dici? Senti di poter amare quel gentiluomo?
Questa sera lo vedrai alla nostra festa: leggi sul volume della faccia del giovine Paride, e trova la delizia che in esso ha scritto la penna della bellezza; esamina tutti i suoi lineamenti insiem sposati e osserva come l'uno faccia felice l'altro; se qualche cosa c'è di oscuro in quel bel volume, cercane un commento nel margine degli occhi suoi. Questo prezioso libro d'amore, questo amante non legato, non ha bisogno che di una coperta per diventare ancora più bello: il pesce vive nel mare, ed è un gran vanto, per il bello esteriore, nascondere il bello interiore. Agli occhi di molti, solamente quel libro ha una parte della gloria, il quale racchiuda la sua dorata storia in fermagli d'oro. Così tu, facendolo tuo, parteciperai di tutto ciò che egli possiede, senza diminuire in niente te stessa.” L’avevo provata poche volte a casa, eppure ricordai facilmente tutta la parte senza guardare il copione, mi sentivo a mio agio sul palco, stranamente a mio agio.
Miss Hyler”ehm Bella vai a pagina 160, recita gli ultimi righi”
“ma non sono di Madonna Capuleti”
“tu recitali lo stesso” fece la signorina Hyler, così un po’ confusa diedi uno sguardo al testo e iniziai a recitarlo:” Va', fuori pure di qui, poiché io non anderò via. Che cosa c'è qui? una tazza che il fido amor mio tiene stretta in mano? Comprendo: il veleno è stato la causa della sua fine immatura; oh cattivo! lo ha bevuto tutto, e non ne ha lasciato una benefica goccia, che dopo lui aiutasse me? Voglio baciare le tue labbra; forse vi rimane ancora un po' di veleno, che basti per farmi morire con le dolcezze di un cordiale. Le tue labbra sono ancora calde”
Miss Hyler” perfetta,una Giulietta peeerfetta…vai vai Bella”
“ottima attrice” disse la stessa voce ignota di prima
Miss Hyler” si molto brava, avanti il prossimo” scesi dal palco e mi diressi verso la porta, ma la voce più soave che esista al mondo mi bloccò
“atto secondo scena terza romeo naturalmente”
Edward. il suo pensiero mi trafisse il cuore, iniziai a tremare tutta e il mio cuore iniziò a correre all’impazzata, non sapevo cosa mi stesse prendendo io non ero una delle tante fan del bel tenebroso Edward, cercai di auto-convincermene, così mi ripresi e uscii.
Le scelte delle parti si sarebbero sapute la mattina dopo, ero in ansia. Adesso volevo partecipare alla rappresentazione, anche solo come assistente, volevo sentire quella voce, io dipendevo da quella voce, la desideravo con tutta me stessa. Era più semplice per me convincermi che desideravo sentire la sua voce e non di vedere lui. Ero ansiosa come non lo era stata ai provini, non facevo che camminare avanti e indietro per la camera, quella notte non dormii e appena mi addormentai ebbi un incubo in cui Romeo, che aveva le sembianze di Edward uccideva Madonna Capuleti, cioè io, per poter sposare la sua amata giulietta. Quell’attesa mi stava facendo delirare.
Finalmente arrivò la mattina tanto attesa, mi svegliai alle sei, mi feci la doccia, mangiai una tazza di cereali e una merendina e poi corsi a scuola; erano si le sette e mezzo ma sapevo benissimo che la signorina Hyler aveva già provveduto ad affiggere in bacheca il foglio con le parti.
Appena arrivata a scuola notai con grande stupore che non ero l’unica, quella mattina, ad essersi alzata presto, anzi ero anche più in ritardo degli altri; un folto gruppo di persone si trovava davanti alla bacheca ed io non riuscivo a scorgere niente, così mi allontanai aspettando che si togliesse un po’ di gente.
“Bellaaaa Bellaaa”
Angela correva gridando verso di me”ce l’hai fatta!!”
“EVVAIIII MADONNA CAPULETI STO ARRIVANDOOOOOO”
Angela guardandomi come fossi matta” ma quale Madonna Capuleti?? ti hanno dato la parte di Giulietta” disse l’ultima metà della frase scandendo perfettamente ogni sillaba
“io?? Giulietta?!” ero in preda al panico
“siiii non è meraviglioso! Le hai fregate tutte con la storia di madonna Capuleti eh!?”
“ma quale storia Angela io mi sono presentata per quella parte” ero in fase di shock, non facevo che ripassare in testa la frase di Angela ti hanno dato la parte di Giulietta non c’erano dubbi, ero io la protagonista. A quel punto, passato lo shock, la domanda sorse spontanea
“e chi è Romeo?”
Angela”Mike” disse sorridendo, Mike? Pensai…mi ero forse illusa? Volevo qualcun altro al posto suo?...non potevo.
“ah…almeno lo conosco”
Angela” ma come scema?? Ci credi veramente? L’hanno data ad Edward mi sembra logico no?!...che fortuna incredibile che hai!”
In quel momento il sentimento che mi pervase per tutto il corpo fu qualcosa di più della felicità, era un insieme di estasi, soddisfazione,gioia e piacere.
“ah” non riuscì a dire altro, il mio cervello era impegnato ad elaborare altri concetti in quel momento
“wow, certo che sei gasatissima eh?! Su un po’ di felicità hai avuto la parte da protagonista e per di più con Edward Cullen!” ma come? Non si vedeva che ero la persona più felice sulla faccia della terra in quel momento?!
“si sono contenta per la parte di Giulietta, punto”
“la solita” disse angela scuotendo la testa, poi continuò”vieni a fare colazione con gli altri? Ci stanno aspettando tutti fuori”
“no grazie resto qui, devo finire di leggere un libro…mi conosci” e sorrisi. Era vero era l’unica tra tutti ad avermi capita un po’, le ero grata per questo.
“si si…ripeto:la solita” rise e se ne andò, si fermò sotto la porta e disse “se cambi idea”
Continuai io” so dove trovarvi” sorrisi di nuovo, poi mi voltai e mi avvicinai alla bacheca per vedere con i miei occhi il mio nome affianco a quello di Giulietta, si non era uno scherzo era la verità: io ero giulietta e lui Romeo. La scuola era completamente deserta, dopo l’ondata delle 7.00, la scuola era rimasta vuota. Una voce…la voce mi sussurrò ad un orecchio “congratulazioni per la parte”
 
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cris95
view post Posted on 21/12/2008, 12:52




vai avanti e bellissima complimentoni metti il 4 capitolo il prima possibile.. grazie
 
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.°*Gril Dragon*°.
view post Posted on 21/12/2008, 13:02




belliximi
sei molto brava!!!!!!anche se i capitoli sono un pò brevi....comunque ancora brava io non saprei fare meglio!!!
 
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(¯`·._.•Live_Freely•._.·´¯)
view post Posted on 21/12/2008, 13:31




grazie mille siete troppo gentili. Cmq gril cercherò di farli un po' più lunghi i capitoli. cmq tra un'oretta credo che posterò il quarto capitolo...:D
 
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.:KalayPanther:.
view post Posted on 21/12/2008, 13:49




*__* WOW!!!! :love: è davvero bellissimo!! *__* scrivi molto bene, sembra di essere davvero nella storia!! nn so come descriverlo... cmq 6 bravissima, aspetto il seguito!!! ^^
 
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(¯`·._.•Live_Freely•._.·´¯)
view post Posted on 21/12/2008, 14:46




ecco un altro capitolo, come promesso un po' più lungo! grazie dei complimenti...ma non credo di essere così brava...sento che a questa ff manca qualcosa mmmh accetto qualsiasi consiglio :D

III CAPITOLO:La menzogna

Mi girai di scatto, il cuore stava per scoppiare non so se per lo spavento o per la sua presenza, da quando in qua mi faceva quell’effetto? Cosa mi aveva fatto? E come era riuscito ad arrivare senza farsi sentire, pur essendo in una scuola deserta? Quel ragazzo aveva un qualcosa di macabro
“da…” ripresi fiato”da dove…sei spuntato?”
“scusa, ti ho fatto prendere uno spavento eh!?”
“si” da quando Edward Cullen mi parlava?
“ehi” dissi riprendendomi di botto” da quando in qua mi parli?, sono due mesi che siamo seduti affianco e non ti è mai interessato neanche chiedermi come mi chiamo”
“lo so come ti chiami”
“o almeno presentarti”
“scusa, lo faccio ora, piacere Edward Cullen”
“non mi parli da due mesi e adesso te ne vieni con un flebile scusa?!” ormai ero partita in quarta, l’odio che avevo represso per tutto quel tempo stava per uscire” mi interessa poco che ti chiami Edward Cullen, ti potresti anche chiamare Cip ciop per me non fa alcuna differenza” cercò di soffocare una risata, non ci riuscì
“cosa ridi ah?, ti fa per caso ridere una ragazza offesa?”
“cip ciop??” rise ancora
“era per farti capire che non è importante come ti chiami, da dove vieni e chi sei, se ti comporti da divo. Perché notizia del giorno mio caro mister sono meglio degli altri, non sei nessuno” presi fiato per la prima volta da quando aveva aperto bocca, avevo il fiatone
“è questo che pensi di me?”
“no l’ho detto così perché mi diverto ad insultare la gente senza un motivo, SI CHE LO PENSO”
“ Ti ho offesa vero?”
“allora hai qualche danno a livello celebrale tu! Se non mi avessi offesa reagirei così?”
“no”sembrava veramente dispiaciuto, non mi guardava negli occhi, guardava a terra, come un bambino dopo essere stato sgridato dalla madre.
“scusami, è che io non posso…ecco…niente”
“cosa?” dissi ancora arrabbiata
“niente” quella era la goccia che faceva traboccare il vaso, mi girai e me ne andai
“dove vai?” mi gridò dietro lui, mi fermai di colpo e gli gridai a mia volta” a lasciare la parte” mi voltai e ricominciai a camminare, non lo sentii più, forse si era arreso.
Passò un frangente di secondo e mi sentì prendere per il braccio, mi girai ed Edward era lì quando pochi istanti prima si trovava a metri di distanza, la sua mano sul cappotto mi fece rabbrividire, ero inebriata dal suo odore e confusa dal suo tocco leggero e forte allo stesso tempo. Non riuscivo più a ragionare lucidamente come fossi ubriaca, molto probabilmente ero anche arrossita, ma lui non se ne sarebbe accorto continuava a tenere lo sguardo basso.
“no Bella, ti prego. Scusami se ti ho ignorata tutto questo tempo. Ma ho dovuto. È stato più difficile per me che per te credimi. Io non volevo farlo, ma dovevo capisci? No certo non puoi capire” pian piano iniziò a lasciare la presa ed ad alzare lo sguardo”e io non posso capire te, sei un libro chiuso per me. Non riesco a capirti. vorrei tanto sapere cosa tu stia pensando in questo momento, fino a che livello arriva il tuo odio nei miei confronti, non so, però, quanto ne possa sopportare” ormai mi stava guardando negli occhi. Non riuscivo a pronunciare neanche un monosillabo, le sue parole mi avevano confuso ancora di più del suo odore e del suo sguardo profondo e pungente. Non lo capivo, cosa intendeva con non posso o dovevo? Avevo la mente annebbiata.
Cercai di riprendermi e dissi”Edward non ti capisco, e come hai fatto ad essere così veloce? Edward… cosa… sei?” non so neanche da dove scaturì quella domanda, so solo che lui indietreggiò, come se lo avessi minacciato di morte
“Qualunque cosa tu voglia che io sia” rispose cauto Edward, stava deviando la domanda
“te stesso”
“Non posso esserlo con te, se fossi me stesso in questo momento, tu cesseresti di vivere” la schiettezza di quella risposta mi fece rabbrividire, abbassai lo sguardo e dissi”ma sono viva ora, ciò vuol dire che c’è una parte di te che mi vuole in vita” non sapevo intorno a quale asse stesse girando il nostro discorso, andavo ad intuizione.
“la maggior parte di me stesso ti vuole qui”
“allora tu sei questo”
“Bella io non posso dirti altro, non posso dirti il nostro segreto”
“nostro?” non era l’unico ad essere così...straordinario allora?
“con te è troppo facile tradirmi. Senti Bella per adesso ti devi accontentare di quello che ti dico. Ti devi fidare di me”
“come faccio a fidarmi di te Edward?”
“non puoi” se solo in quel momento me ne fossi andata, se solo avessi deciso di non credergli, il mio destino, forse, sarebbe stato diverso. Diverso si…ma non più felice.
“ti credo, Cioè credo a quel poco che mi hai detto.”
“oh Bella, sei una ragazza straordinaria anche se avrei preferito che tu te ne fossi andata. Non sei al sicuro con me”
“Si che lo sono, tu mi proteggerai da qualunque cosa, anche da te stesso…se lo ritieni opportuno” lo guardai fisso negli occhi, occhi color oro, occhi in cui leggevo speranza, la mia e la sua. Non sapevo cosa lui fosse, e da dove venisse, non sapevo se e quanto fosse pericoloso stare con lui, ma ormai ne ero sicura: lo amavo, sin dal primo giorno; era stato facile nasconderlo a me stessa per tutto quel tempo, ma ora l’amore che provavo per lui mi dominava completamente. Preferivo rischiare la vita che perderlo.
Erano passati appena due giorni e già non riuscivo più a staccarmi da Edward,ma più che altro sembrava che lui non volesse lasciarmi un minuto da sola. Mi accompagnava a scuola, mangiavamo insieme a mensa, mi accompagnava a casa, mi veniva a prendere per le prove, andavamo a cena dopo le prove e poi mi riaccompagnava a casa, e quando non c’era, sentivo comunque la sua presenza sempre affianco a me, da fuori poteva perfettamente sembrare che stessimo insieme, ma in realtà non ci eravamo scambiati neanche un abbraccio, se non sul palcoscenico, e neanche un bacio anzi Edward aveva provvisto ad eliminare, di sua spontanea volontà, tutti i baci dal copione.
“Edward cos’è questo?” il direttore di scena era furibondo
“il copione” rispose con una tranquillità innata Edward
“e che fine hanno fatto tutti i baci tra Romeo e Giulietta? Perfino i Teletubbies sono più passionali!!!!!!!”
“Oh Signor Gallerd, ci sono dei bambini allo spettacolo non vorrà mica farli scandalizzare?!”
“Edward!!! Ma che cavolo stai dicendo ragazzo? Non stai mica violentando Bella in diretta scenica, la devi solo baciare” e colpì con un pugno il palco
“Signor Gallerd mi segua con molta attenzione, lo sa come funzionano queste cose no? Le mamme di Forks sono molto protettive con i loro piccoli lei pensa che la lasceranno stare dopo aver impressionato i loro bimbi? No singnor Gallerd, la denunceranno per atti osceni agli ufficiali della zona, che le toglieranno il teatro e lei, in questo modo rimarrà senza un lavoro. E senza lavoro signor Gallerd, lei può sfamare i suoi figli? Non può signore, così sua moglie sarà costretta a lasciarla, e lei si ritroverà in mezzo ad una strada a chiedere l’elemosina il giorno di natale, mentre sua moglie per farsi consolare, chiamerà a casa il suo migliore amico che per non far sentire ai suoi figli la mancanza di una presenza maschile si trasferirà nella sua vecchia casa, prendendo pian piano il suo posto, e lei allora penserà se solo avessi dato ascolto a quel ragazzo ora sarei a festeggiare con la mia famiglia i 4 anni di Jhon invece di stare qui a pulire i vetri delle macchine per 20 centisimi al giorno.”
“wow ragazzo, certo che ne hai di immaginazione. Bè mi hai convinto, ma il bacio finale si farà punto e basta non voglio reclami, non finirò in mezzo ad una strada per un bacio tra una ragazza che resuscita ed un morto!” Edward sospirò, sicuramente sperava in un’altra reazione nel direttore di scena, così fece spallucce e si diresse dietro le quinte. Non capivo il motivo per il quale non mi voleva baciare, mi ero illusa di piacergli.
Rincorsi Edward fino al camerino dei costumi, aprì la porta ed Edward si stava cambiando,chiusi la porta e gridai in preda all’imbarazzo
“scusa scusa, dovevo bussare”
“tranquilla, può capitare” fece Edward aprendo la porta. Un velo di delusione mi pervase quando notai che si era rivestito, i miei occhi non avevano mai visto non corpo più perfetto del suo.
“ecco…volevo chiederti” ero troppo a disagio per parlare, dopo la figuraccia di poco prima con quale coraggio potevo chiedergli perché non mi volesse baciare?
“dimmi Bella” perché era così perfetto?, sempre così giusto in ogni situazione
“perché non mi vuoi baciare?” chiesi tutto d’un fiato
“perché non posso farlo” dopo aver risposto, si diresse verso il palco, poi si fermò e mi disse” Bella svelta cambiati, dobbiamo provare. Tranquilla non verrò a sbirciare, forse” e mi fece l’occhiolino.
Ero come al solito confusa, e come al solito non mi aveva dato una spiegazione, come quando gli chiesi perché la sua pelle era così fredda, così veloce, così forte. Non aveva paura di mostrare le sue doti affianco a me ma non mi dava mai una spiegazione, stavo sul punto di arrendermi alla menzogna.
 
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cris95
view post Posted on 21/12/2008, 15:16




vai avanti e bella
 
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cris95
view post Posted on 22/12/2008, 10:46




postaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
 
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(¯`·._.•Live_Freely•._.·´¯)
view post Posted on 22/12/2008, 12:37




ecco un nuovo capitolo

V CAPITOLO:Possono piangere?!

“ehi Bella ma tu e Cullen state insieme” era più o meno la trecentesima volta che Jessica mi faceva quella domanda e per la trecentesima volta io le risposi” no”
“ah, state sempre insieme però” disse Mike. Se non stavo sbagliando, quella era la cinquantesima volta che Mike faceva quell’affermazione e la cinquantesima volta che io gli ribadivo” non stiamo sempre insieme, per esempio ora sono qui con voi senza di lui” Eravamo tutti al bar a bere una cioccolata calda, e come al solito il discorso girava intorno a me e ad Edward.
“ma ti ha detto perché si è trasferito dall’Alaska?” mi chiese Eric
“no” risposi secca
“perché stanno sempre in disparte?” fece Tyler
“no”
“ti ha detto perché non ti parlava?” domandò Angela
“no”
“perché il padre sta qui invece di andare il fare il grande medico, per esempio a Los Angeles?”
“non lo so Mike” stavo perdendo la pazienza
“ma non ti dice niente?” chiese Jessica. Era vero, non mi diceva niente. Tre settimane che ci frequentavamo e io sapevo di lui solo che si chiamava Edward Cullen, e di questo non ero neanche certa perché ormai ero giunta alla conclusione che fosse un alieno. Era arrivata l’ora di sapere, non mi interessavano le conseguenze di quella mia azione. Mi alzai di scatto senza rispondere alla domanda di Jessica, salì sul mio pick-up e mi diressi verso casa Cullen, decisa a sapere la verità. Non vedevo Edward dalla sera precedente, era molto strano che sparisse così un giorno intero, senza avvertire. Avevo bisogno di parlargli, era la mia decisione.
Arrivai presto a casa di Edward, non vi ero mai entrata, quella sarebbe stata la prima volta. Scesi dalla macchina mi diressi alla porta e bussai il campanello, aspettai, ma nessuno mi aprì, così aprì sola la porta ed entrai. Sentivo delle voci arrivare da quello che doveva essere il salone, solo quello era grande quanto tutta la mia casa, entrai nel salotto e vidi tutti i Cullen in piedi intorno ad un uomo, molto alto dalle spalle larghe, sulla trentina dai capelli biondo scuro, forse quello non era il momento adatto per parlare con Edward così dissi a mezza voce”scusa ecco non è un buon momento, me ne vado ci vediamo dopo Edward” feci per andarmene ma Edward mi prese il braccio e mi spinse all’angolo, presto tutti i Cullen mi circondarono, non capivo cosa stesse accadendo. L’uomo dai capelli biondi si girò verso di me, i suoin occhi erano neri come la pece, mi guardò come se stesse guardando la creatura più strana sulla faccia della Terra, mi guardava attentamente senza distogliere lo sguardo, ero impaurita da quell’uomo dalla strana bellezza, così incantevole e così oscuro.
Edward mi sussurrò ad un orecchio”che sei venuta a fare qui?” raggruppai tutte le parole che ormai viaggiavano confuse nella mia mente e dissi”sei sparito…volevo parlarti”
“momento sbagliato”
L’uomo alzò lo sguardo poi verso una delle sorelle di Edward, se non sbaglio doveva essere alice e non so come fece, la alzò in aria, la bloccò e la buttò dalla’altra parte della stanza, fece lo stesso con tutto il resto della famiglia.
Edward si lanciò sopra di lui lasciandomi sola all’angolo del stanza, ma l’uomo, o quello che era, lo bloccò e lo fece inginocchiare ai suoi piedi
Edward”non osare farle del male, vedo cosa stai pensando” non capivo a cosa alludesse Edward
“oh Ed caro il tuo dono è un po’ fastidioso sai? E poi il mio era solo un pensiero è troppo prodigiosa la tua amica per essere uccisa” prodigiosa io? Stavamo ancora parlando di me o mi ero persa qualche pezzo della conversazione?
Edward” non trasformerai mai Bella, la sua anima al costo della mia vita: uccidimi” non capivo più niente, ero frastornata, di cosa si stava parlando? Spontanea mi buttai sull’uomo e gridai”lascialo stare, non permetterti a toccarlo!”
“ahahah che ragazzina coraggiosa, sei davvero strana per essere un umana!” disse l’uomo davvero divertito
Edward si mise in piedi prima con una gamba e poi con l’altra, stava combattendo una durissima lotta dentro di lui” Vadiplazar lasciala stare lei non sa niente, non le ho detto niente, il segreto è al sicuro”
“IN GINOCCHIO” e con un solo sguardo fece ricadere Edward, sofferente per non potermi proteggere.
“ah è così non ti ha detto niente cara?, oh scusa come sono maleducato non mi sono presentato: mi chiamo Vadiplazar protettore del segreto e tu”
Ero incerta se parlare o no, guardai Edward che fece segno di si con gli occhi, l’unica parte del corpo che poteva muovere, e risposi”bella”
“Bella di nome e di fatto” un brontolio partì dalla gola di Edward
“oh Edward non sarai mica geloso?...non ti sarai mica innamorato di un’umana?! Ahah certo che si, un romantico gentiluomo come te non poteva che innamorarsi di una dolce creatura come lei” aveva detto innamorato?...non poteva essere vero, io amavo lui ma lui non poteva amare una sciocca bambina come me.
“e dimmi Bella tu sai cosa siamo noi?”continuò Vadiplazar
Scossi la testa
“mmh, ti credo. Sai chi sono io?” quell’uomo all’apparenza dalle buone maniere, stava facendo del male a Edward ed alla sua famiglia…le sue domande stavano iniziando a darmi sui nervi
“non mi interessa chi sei o cosa sei, voglio solo che li lasci in pace”
“wow Bella come sei coraggiosa, ma forse sapere un po’ di verità ti farà stare un po’ più all’erta. Senti piccola io sono il custode del segreto, uccido tutti coloro infrangono le regole senza un mio consenso, e solo io decido chi umano può sapere la nostra vera identità, tu la vuoi sapere?...certo che la vuoi sapere! Siamo dei vampiri, quegli esseri tenebrosi e oscuri che si nutrono del sangue umano, specialmente del sangue della ragazze con un profumo buono come il tuo.” Avvicinò il viso al mio collo, appoggiò la sua bocca sulla mia guancia, sentivo che la fine era vicina.
“oh non tremare piccola”
“non mi chiamare piccola”
“va bene, come vuoi Bella, non sei un po’ spaventata ora che sai che il tuo ragazzo è un mostro?”
“oh Bella io…noi” si corresse Edward”non siamo così”
“zitto!!!”
“non mi interessa cosa siete, quanto siete pericolosi o se morirò dopo aver saputo la verità, Edward non è un mostro.”la mia frase era più rivolta ad Edward che a Vadiplazar
“bè si in effetti ora Edward e la sua famigliola preferisce cibarsi di animali che di umani, ma chiedigli poi in futuro quanti uomini ha ucciso” quel futuro mi fece sperare di poter rimanere ancora viva.
“ora Bella mi devi scusare ma farò qualcosa che non ti piacerà molto” si avvicinò a Edward gli mise una mano in testa, chiuse gli occhi e si concentrò, poi fece la stessa cosa con sulle sue orecchie, aprì gli occhi e tornò da me. Non avevo mai visto Edward in quello stato era impaurito e perso, non so cosa Vadiplazar gli avesse fatto ma lo stava facendo soffrire ancora più di prima.
“tranquilla ho soltanto bloccato il suo udito interiore e quello esteriore, in modo tale da poter avere un po’ di privacy…lo sapevi che il tuo ragazzo legge nel pensiero no?”
“no” ero scioccata
“tutti, tranne te”
“in quel momento capii cosa volesse dire la frase che mi rivelò poco tempo prima , sei un libro chiuso per me. Non riesco a capirti. vorrei tanto sapere cosa tu stia pensando in questo momento.
“ora torniamo a noi due” continuò”tu ci credi all’amore a prima vista, al colpo di fulmine?” non capivo dove volesse arrivare
“bè io si, appena ti ho vista ho capito che sei la ragazza che ho sempre cercato, capisco che tu ami quel Cullen, e ho dovuto sforzare la mia mente per fargli credere che io volessi ucciderti quando semplicemente vorrei rapirti e portarti via con me”
“NOOO” gridai indietreggiando
“ecco, lo sapevo. Una volta che ne trovo una buona è un’umana e per di più innamorata di un altro vampiro ma tranquilla io ho l’eternità davanti a me e ti conquisterò, neanche io sono un mostro Bella, anche se faccio del male al tuo Edward. Vedila così io almeno la verità te l’ho detta, lui no” e fece segno ad Edward, in ginocchio sul pavimento con le braccia dietro la schiena, come fosse legato con un corda invisibile, e con lo sguardo basso.
Cercai di rispondergli, ma mi mise delicatamente un dito sulla bocca e disse” so cosa adesso mi dirai, e non ho voglia di sentirlo. Io vado Bella, ti verrò a trovare molto spesso. Tieni gli occhi fissi sulla luna” in un istante sparì. Ero confusa, molto confusa. Ero immobile, nel bel mezzo del salotto di casa Cullen, ormai consapevole di cosa fosse Edward e del perché mi aveva evitata per tutto quel tempo.
Un istante ancora dopo sentì della braccia circondarmi il corpo e delle lacrime scendere sul collo.
“Bella scusami, scusami.” Edward mi stava abbracciando, e stava piangendo.
 
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cris95
view post Posted on 22/12/2008, 12:48




bellaaaaaaaaaaa moolto bella complimenti.. povero edwardino=(
 
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serenetta92
view post Posted on 22/12/2008, 12:50




Bravissima....continua xche' mi piace davvero tanto :love: e mi sono incuriosita....
PLEASE CONTINUA XKEè è DAVVERO INTERESSANTE!!!!!!


Edited by serenetta92 - 22/12/2008, 13:47
 
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69 replies since 20/12/2008, 21:35   1001 views
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